Resteremo nel meritevole mondo della pallavolo pesarese cercando di fornire stimoli ai più giovani con la consapevolezza che in ogni essere umano esiste un bimbo che vuole giocare e di conseguenza una storia da raccontare.
Da sempre lo sport riveste un ruolo sociale di rilievo, gli allenatori oltre ad essere istruttori sono e dovrebbero essere esempi di vita per i ragazzi, fare sport allontana i giovani dalla strada e dalle insidie che si nascondono dietro la noia perché …ci si può drogare di cose buone e una di queste è certamente lo sport.
Quella di oggi è la storia di un ragazzino partenopeo venuto a Pesaro con i suoi genitori, inseritosi a scuola con buoni voti, che presto strinse nuove amicizie. Seguendo le scelte di alcuni suoi coetanei all’età di quindici anni cominciò a giocare a pallavolo iniziando così ad allenarsi nella giovanile maschile della nostra città.
“Subito capii che la pallavolo sarebbe stato il mio sport e che mi avrebbe completato – racconta oggi Salvatore Laurano – perché mi permetteva di giocare in una squadra, d’impegnarmi e di tirare fuori la grinta necessaria per arrivare su ogni pallone, perché sentivo che in campo avrei dato tutto il possibile e per me questo era molto importante.
Con la pallavolo sviluppavo una nuova forza mentale. La carriera è iniziata giocando il campionato under 18 e poi nella II° divisione maschile. Il primo anno fu ricco di emozioni legate soprattutto alla grande voglia di giocare, al gusto delle vittorie e al sapore inevitabile delle sconfitte.
Ricordo che in quei momenti cercavo conforto nella mia squadra, erano i compagni di gioco a darmi forza e insieme chiedevamo consigli al mister.
Quello fu l’anno in cui con tanta determinazione conquistammo la I° divisione e l’anno seguente la promozione in serie D. Non stavo più nella pelle e ricordo che fu allora che maturò la voglia di trasmettere la mia passione ad altri: volevo insegnare a giocare a pallavolo.
Per un periodo ho giocato e allenato contemporaneamente ma presto arrivai a un bivio: potevo accettare la proposta di frequentare un corso che mi avrebbero permesso di allenare squadre di categoria superiore oppure avrei potuto continuare a tenere i piedi in due staffe con il rischio di disperdere le mie energie. Scelsi il corso!
Percepivo che i giovani, non sentendosi compresi dai genitori e a volte solo giudicati dagli insegnanti, cercavano nell’allenatore un punto di riferimento anche dando molta confidenza. Secondo me invece è fondamentale far si che il rapporto con l’allenatore sia equilibrato: non bisogna esagerare nell’amicizia senza però eccedere nel distacco.
Ritengo importante lasciare ai ragazzi la spensieratezza, la creatività e la voglia di divertirsi ma allo stesso tempo insegnare loro come assumersi le giuste responsabilità.
Nel 2012 allenai per la prima volta una squadra femminile e il mio primo grande scoglio fu quello di accettare le differenze che inevitabilmente esistono tra il maschile e il femminile per riuscire a correggere i gesti tecnici delle giocatrici senza sfiorare la loro suscettibilità: gli uomini dimenticano tutto, le donne invece ricordano tutto.
Per usare le parole di Tom Landry “Un allenatore è colui che ti dice quello che non vuoi sentire, ti fa vedere quello che non vuoi vedere, in modo che tu possa essere quello che hai sempre saputo di poter diventare.”
In questi ultimi anni da allenatore collaboro alla crescita della Escudo Asd per “promuovere e diffondere lo sport come valore e stile di vita”, come reale strumento di crescita e occasione per educare al rispetto. Allenando i bambini e i ragazzini del Mini e Super-mini Volley ho incontrato i loro genitori che, anche se appassionati della pallavolo, forse per non avere impegni nel fine settimana o forse per non sottoporre i figli a quelle sane pressioni che una disciplina agonistica richiede, hanno scelto la pallavolo non agonistica della Escudo Volley.
“Ai giovani spiego che la pallavolo è uno sport completo e che anche i più capaci nulla farebbero senza sviluppare un buon gioco di squadra: sia che si perda o che si vinca lo si fa insieme ….proprio come in una grande famiglia.”
Per partecipare alle lezioni gratuite della ESCUDO VOLLEY PESARO è possibile contattare il numero 3484120421 (anche WhatsApp). Sono a disposizione anche la pagina facebook Escudo Asd e il sito web escudovolley.it
“PORTE APERTE” e lezioni gratuite: ogni LUNEDÌ e GIOVEDÌ alle 16:30 le bambine e i bambini potranno partecipare agli allenamenti tenuti da Salvatore Laurano nella palestra Carducci vecchia in Via XI Febbraio n.68 a Pesaro.
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